HIN si aspetta che la revisione della Legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP) garantisca la parità di trattamento tra gli attori e non generi un’ulteriore sovraregolamentazione. L’azienda ha presentato un parere in merito alla revisione della LCIP prevista dal Consiglio federale, che si concentra sulla questione del rilascio di identità elettroniche.
Da quasi tre decenni, HIN si impegna per una collaborazione elettronica sicura nel settore sanitario svizzero. Nella digitalizzazione e negli sviluppi nell’ambito dell’eHealth vediamo opportunità e possibilità per la promozione dell’assistenza integrata. Una cartella informatizzata del paziente (CIP) funzionante può contribuire a semplificare lo scambio di informazioni tra i fornitori di prestazioni e la popolazione e a migliorare la competenza sanitaria dei pazienti. Nel processo legislativo occorre tuttavia fare attenzione a non incorrere nella sovraregolamentazione o in una disparità di trattamento tra gli attori.
Revisione programmata della LCIP
Le condizioni quadro per l’introduzione e la diffusione della CIP sono disciplinate dalla LCIP. Nei prossimi anni, si prevede che questo aspetto sarà ampiamente rivisto. A tal fine, il Consiglio federale ha elaborato una revisione completa e il 28 giugno 2023 l’ha inviata in consultazione. HIN ha redatto un parere in merito e il 17 ottobre 2023 l’ha presentato all’UFSP.
Modifiche previste dalla revisione
Secondo la revisione della LCIP in programma, in futuro il governo federale coordinerà e finanzierà l’ulteriore sviluppo della CIP in termini di contenuti. Il mantenimento e il finanziamento delle comunità di riferimento, invece, dovrebbero essere di competenza dei Cantoni. La revisione della LCIP abolisce anche la doppia volontarietà: la CIP dovrà essere aperta automaticamente e gratuitamente per tutte le persone residenti in Svizzera che hanno un’assicurazione sanitaria obbligatoria o un’assicurazione militare, anche se sarà possibile rinunciarvi (modello opt-out). Anche tutte le professioniste e i professionisti della salute che lavorano in ambito ambulatoriale saranno obbligati a tenere una CIP e a registrarvi i dati rilevanti per il trattamento dei loro pazienti.
HIN prende posizione
Nel suo parere in merito alla revisione della LCIP, HIN si concentra sul rilascio di identità elettroniche (eID), sui requisiti di certificazione e sulla parità di trattamento delle comunità di riferimento, delle comunità e degli emittenti di strumenti di identificazione (fornitori di IDP).
Rilascio di strumenti di identificazione
Secondo la revisione, anche le comunità di riferimento ora dovrebbero poter rilasciare strumenti di identificazione, ma non le comunità. HIN critica la posizione di svantaggio per le comunità derivante da tale situazione.
Certificazione dei fornitori di IDP
Come in precedenza, i fornitori di IDP devono essere certificati da un organismo riconosciuto. Tuttavia, questo obbligo di certificazione non si applica alle comunità di riferimento né al governo federale. HIN suggerisce di mettere in discussione in modo critico questa disparità di trattamento.
Requisiti di certificazione
Le comunità, le comunità di riferimento e i fornitori di IDP per la CIP devono soddisfare enormi requisiti di certificazione. Nel suo parere, HIN chiede la riprogettazione del regime di certificazione. Come in precedenza, il Consiglio federale dovrebbe stabilire i requisiti di sicurezza e di governance delle condizioni di certificazione. Tuttavia, dovrebbe delegare a un’organizzazione di standardizzazione esterna e indipendente la scelta degli standard di certificazione esistenti e, se necessario, lo sviluppo di nuovi standard. In questo processo, le specifiche di certificazione dovrebbero essere sviluppate, analizzate e adottate congiuntamente da partner pubblici e privati secondo processi definiti e collaudati.