«Una buona protezione dei dati fa parte di un buon trattamento»
Il 15 settembre 2022 si è svolta la Summer Academy della Piattaforma Interprofessionalità. HIN era presente e ha partecipato alla tavola rotonda. Nella sua relazione, l’esperto di protezione dei dati presso HIN, Christian Peter, ha inoltre spiegato perché la protezione dei dati rappresenti un tema importante nella collaborazione interprofessionale e come essa influisca sulla qualità di un trattamento.
«La formazione interprofessionale nell’assistenza sanitaria primaria» è stato il tema analizzato dalla prima Summer Academydella Piattaforma Interprofessionalità. Sono stati esaminati i principi basilari della collaborazione in team interprofessionali ed è stato dimostrato come l’intensità di tale collaborazione aumenti in funzione del grado di complessità della situazione di trattamento dei pazienti. Alla tavola rotonda politica hanno partecipato anche la Consigliera agli Stati Marina Carobbio, Luciana Vaccaro (Presidente della Camera delle scuole universitarie professionali presso swissuniversities), Mirjam Stauffer (rappresentante della Piattaforma Interprofessionalità), Lucas Büsser (Presidente SHAPED) e Elisabeth van Gessel (membro del Comitato direttivo di SwissIPE).
Protezione dei dati nella collaborazione interprofessionale
Christian Peter, esperto di protezione dei dati presso HIN, ha partecipato, con una propria relazione, alla Summer Academy incentrata sul tema della protezione dei dati nella collaborazione interprofessionale. «Il mio obiettivo era quello di far capire ai fornitori di prestazioni quando e quali informazioni possono inoltrare ai partner di trattamento. Volevo fornire loro aiuto in nuove situazioni» spiega il laureato in giurisprudenza.
Ogni singola persona è responsabile delle proprie azioni
Una solida conoscenza della protezione dei dati è indispensabile per i professionisti della salute e il personale ausiliario: è questo il messaggio centrale della relazione. Da un lato, nell’ambito del segreto professionale, ogni persona è responsabile delle proprie azioni. Se, ad esempio, un’ASM invia, su incarico del proprio medico, alcuni dati del paziente a una persona non autorizzata, questa potrebbe rendersi personalmente perseguibile. Christian Peter reputa un altro aspetto altrettanto fondamentale: «Il rapporto tra medico e paziente si basa sulla fiducia. Se questa manca può accadere che il paziente non fornisca tutte le informazioni del caso, con conseguente abbassamento del livello di qualità del trattamento. Una buona protezione dei dati fa parte di un buon trattamento» evidenzia l’esperto del ramo.
«Desidero sensibilizzare i miei ascoltatori sull’argomento affinché, nel lavoro quotidiano, si pongano ripetutamente la domanda sulla protezione dei dati.»
In quali circostanze si possono inoltrare i dati dei pazienti?
Proprio nella collaborazione interprofessionale, il tema della protezione dei dati riveste grande importanza e complessità, sottolinea Christian Peter. I fornitori di prestazioni sarebbero tenuti a giustificare il motivo per cui hanno inoltrato un’informazione sul paziente non appena questa esce dal team principale del partner di trattamento. La relazione ha indicato i tre motivi primari per un relativo inoltro:
- Consenso del paziente
- Esonero dal segreto professionale da parte dell’autorità competente
- Disposizioni di legge
Creare una consapevolezza costante
«A causa dello strettissimo legame con i propri pazienti, gli operatori del settore sanitario hanno, di regola, un rapporto molto benevolo con i propri pazienti. Di conseguenza trattano i loro dati con grande attenzione» spiega Christian Peter. Ciononostante emergono situazioni nel lavoro quotidiano in cui il tema della protezione dei dati passa in secondo piano. Ad esempio uno schermo non bloccato in uno studio medico oppure una conversazione telefonica sul bus. «Solo chi è sempre consapevole delle relative sfide nella quotidianità lavorativa può comportarsi di conseguenza. Nella mia relazione ho voluto perciò sensibilizzare gli ascoltatori sull’argomento affinché si pongano ripetutamente la domanda sulla protezione dei dati» puntualizza Christian Peter.
«Non tutte le sfide riferite alla protezione dei dati possono essere affrontate a livello tecnico. Per tale ragione è fondamentale il comportamento di ogni membro del personale.»
Una combinazione intelligente
La relazione ha evidenziato inoltre che, nelle istituzioni del settore sanitario, una valida combinazione tra misure tecniche e organizzative e un comportamento corretto di tutte le parti coinvolte assicura i risultati migliori. «Ciò che si può mettere in pratica a livello tecnico, va messo anche in pratica – ad esempio si può limitare i diritti d’accesso. In tutti i casi, il comportamento del personale gioca un ruolo centrale. Proprio per questo motivo è importante creare in ogni singola persona una consapevolezza costante riferita alle sfide nella protezione dei dati» conclude Christian Peter.
Christian Peter
Christian Peter è dottore in giurisprudenza e ha conseguito un CAS in sicurezza informatica e gestione dei rischi. In qualità di Esperto in protezione dei dati, è responsabile della formazione della nostra clientela. Dal 2004 fornisce assistenza a ospedali, associazioni, studi medici e cliniche non solo per tutti gli aspetti relativi al diritto ospedaliero e sanitario, ma in particolare anche alla legislazione sulla protezione dei dati. Svolge incarichi di insegnamento presso diverse scuole universitarie professionali e cura una regolare attività di pubblicazione.
Una forte partnership: HIN e la Piattaforma Interprofessionalità
HIN e la Piattaforma Interprofessionalità sono unite da un obiettivo comune: favorire la collaborazione nel settore sanitario svizzero. Dal 2021 collaborano perciò nel quadro di una partnership di successo.
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